In un paese grande come la Russia c’è chi però non si è limitato solo a sperimentare, facendo di necessità un business profittevole e di qualità. Altagamma ne è un esempio: l’azienda nata nel 2013 e specializzata nell’importazione e distribuzione di prodotti italiani di nicchia in Russia, con l‘introduzione delle sanzioni ha visto l’esigenza di avere un prodotto fresco caseario non solo nei ristoranti ma anche a portata di tutti. Insieme alla prestigiosa catena russa di supermercati Globus Gourmet, nel 2015 sono cominciate le produzioni in loco, portando manovalanza italiana. Nonostante le prime difficoltà avute nel reperire le materie prime per una produzione costante e di qualità, oggi l’azienda produce in tre città – Mosca, San Pietroburgo e Ekaterinburg – e presto sarà presente in una quarta: “Negli ultimi anni siamo cresciuti tantissimo anche grazie alla collaborazione di molti chef di prestigio che operano sul territorio. Abbiamo avuto la possibilità di avere un confronto quotidiano nel migliorare la struttura del prodotto stesso”, spiega a ilfattoquotidiano.it Donato Parisi, socio fondatore di Altagamma. Anche per Parisi, se le sanzioni finissero, consentirebbero prima di tutto la possibilità di distribuire prodotti difficili da produrre in loco come formaggi stagionati e prosciutti, ma per il discorso della produzione di quelli freschi, è ormai difficile per le imprese italiane riaprire e importare dall’Italia.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/24/conte-a-mosca-da-putin-e-imprenditori-le-sanzioni-non-possono-essere-un-fine/4717488/